"Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli"
L’espressione di Vittorio Alfieri può attagliarsi bene alla determinazione che accompagna molti aspiranti genitori nell’affrontare il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), tanto più in un periodo complesso come quello attuale.
La ricerca di un figlio, oggi sempre più tardiva per molteplici ragioni socioeconomiche, porta sempre più coppie a scoprirsi infertili. La coppia e la donna con diagnosi di infertilità si trovano perciò a constatare, come un vero e proprio shock, la difficoltà nell’avere figli e il concreto rischio di non riuscire ad averne.
La diagnosi di infertilità, infatti, si ripercuote su più fronti:
- Psicologico per la donna (senso di inadeguatezza, ansia, tristezza, vergogna, senso di colpa).
- Psicologico per l’uomo (sensazione di essere poco virile, tristezza, timore che la relazione finisca, difficoltà nel comprendere e nel sostenere la compagna).
- Nella comunicazione di coppia, nella sessualità e nella qualità della relazione.
La prospettiva di non riuscire a diventare genitori può turbare profondamente le coppie per cui la nascita di un figlio avrebbe rappresentato un modo per dare significato alla vita, una continuità rispetto al passato, ai propri genitori e ai propri avi e una condizione per sentirsi parte della società.
La buona comunicazione nella coppia può aiutare molto i partner a superare le difficoltà psicologiche legate all’infertilità, la tristezza, i vissuti di colpa e i sentimenti di rabbia verso di sé o verso l’altro e a valutare il da farsi.
Superato il momento di sconcerto, quando la coppia prende atto della condizione di infertilità può compiere diverse scelte che vanno dalla richiesta di adottare un bambino, alla rinuncia ad avere figli, al ricorso alle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Quest’ultima scelta è talvolta vissuta dai partner e dalla donna, in particolare, come un ulteriore segno di inadeguatezza e talvolta è affrontata con grande stress. È pertanto importante che la donna (e la coppia) possa contare sul supporto psicologico e sociale delle persone a vicine e che possa anche accedere a un sostegno psicologico.
Inoltre, è utile che la coppia consideri l’alta diffusione delle procedure di fecondazione assistita, cui oggi fanno ricorso moltissime coppie, nella speranza di poter finalmente stringere tra le braccia il proprio bambino.
La decisione di sottoporsi alle procedure di fecondazione in vitro è complessa e richiede che la coppia sia in armonia rispetto alla scelta e che la donna, che si sobbarcherà non solo il maggior impegno fisico della procedura ma anche il maggior carico psicologico, si senta appoggiata e sostenuta dal partner.
È bene che la coppia tenga presente chiaramente le informazioni circa le probabilità del buon esito del trattamento, in modo tale da avere aspettative adeguate. È inoltre importante che la coppia, e la donna in particolare, sia aiutata nel gestire lo stress e il senso di incertezza dell’esito che accompagnano l’iter di PMA.
La determinazione nel portare avanti simili percorsi, che porta le donne a sottoporsi a molti accertamenti e a procedure invasive, è oggi ancor più evidente poiché, in tempi di epidemia da Covid-19, l’iter si arricchisce dei provvedimenti necessari a contenere il virus.
Le coppie e le donne, in particolare, che si sottopongono alla fecondazione in vitro, in special modo di questi tempi, potranno un domani essere un esempio di determinazione per il figlio tanto desiderato.
Riferimenti utili
Ministero della Salute, Piano Nazionale per la Fertilità - http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2367_allegato.pdf
https://www.psicologoansia.com/fecondazione-assistita-covid/