La Giornata della Famiglia: da Basaglia alla pandemia

Oggi, 15 Maggio, si celebra la Giornata Internazionale della Famiglia, istituita nel 1994 dalle Nazioni Unite. Quest’anno come non mai, abbiamo avuto la possibilità di riscoprire a cosa si riferisca questa parola, “famiglia”, al di fuori della rappresentazione ingenua che subito potrebbe venirci alla mente. La famiglia del Mulino Bianco, per intenderci. Siamo stati infatti costretti, nelle mura domestiche, a fare i conti con tutte le complesse dinamiche che la caratterizzano.  

Come bussola di questa riscoperta, vogliamo proporre un’altra vicina ricorrenza, una data tanto nota quanto leggendaria per noi psicologi: il 13 maggio 1978. Questo è il giorno in cui fu approvata la famosa “Legge Basaglia”, pietra miliare per la chiusura dei manicomi e scintilla d’innesco per la strutturazione dei servizi psichiatrici nel territorio.

Perché la famiglia è legata così profondamente alla riforma psichiatrica, alla chiusura dei manicomi? Perché è la vera istituzione che l’ha resa possibile. Un’istituzione informale, costituita da premesse socio-culturali e da stereotipi, ma indubbiamente riconosciuta nella sua valenza di sostegno, educazione e sviluppo. Se ci pensiamo, ancora oggi la stragrande maggioranza dei servizi assistenziali o educativi si appoggiano sulla famiglia, in particolare nella cura delle fasce bisognose (anziani, bambini, disabili ecc.).

Se Basaglia ha restituito la dignità di essere umani ai malati mentali, è la famiglia che in realtà poi se ne è fatta carico. Spesso questo non è coinciso con un’effettiva integrazione delle persone ex istituzionalizzate nella società, e sicuramente molti avranno vissuto momenti di crisi e di sconforto. Tuttavia, vogliamo dire GRAZIE a tutte le famiglie che ogni giorno si prendono cura, con un'accettazione incondizionata, degli invisibili e degli esclusi.

GRAZIE, perché oggi “famiglia” significa ancora amore, significa casa, significa sostegno. I giovani adulti, in particolare, sarebbero allo sbando senza la tutela e l’appoggio intergenerazionale.

In questo 15 maggio, durante questa pesante pandemia, festeggiare la famiglia equivale a ringraziarla di averci accolto nuovamente, di averci permesso di mantenere la nostra dignità di fronte all’incertezza e alle difficoltà, così come avvenne quel lontano 13 maggio 1978.

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