Psicologi digitali: pro e contro
Gli ultimi mesi sono stati significativi per quanto riguarda la dimensione dell’intervento psicologico digitale. Gran parte dei professionisti, infatti, anche chi non se ne era mai avvalso, si è ritrovato nella condizione di erogare online le proprie prestazioni consulenziali o terapeutiche.
Le istituzioni hanno divulgato vademecum e linee guida per la gestione di questa situazione di emergenza, fino a creare #psicologionline, un motore di ricerca per chiunque sentisse il bisogno di rivolgersi a uno psicologo per interventi a distanza.
L’aspetto più interessante di questa situazione è come la professione nella sua interezza sia stata “obbligata” a fare i conti con il salto tecnologico, anche gli scettici o gli antidiluviani nell’ambito informatico. È chiaro che in questo momento particolare la tutela delle persone è prioritaria rispetto alla scelta o non scelta di erogare servizi a distanza. Tuttavia, vorremmo fare una riflessione che possa essere estesa anche al futuro della psicologia: quali sono le risorse dell’intervento online?
- L’accessibilità. In particolare, pensiamo a persone impossibilitate a muoversi per motivi di salute, persone che vivono all’estero ma preferiscono ricorrere a un professionista madrelingua, persone che vivono in zone remote.
- La flessibilità. Diventa più facile organizzarsi per quanto riguarda lo spazio-tempo del paziente e del professionista stesso, evitando ad esempio i tempi di spostamento.
- Il supporto. Può essere inteso non necessariamente come canale principale della relazione terapeutica, ma può diventare di supporto all’intervento tradizionale laddove subentrino limitazioni o trasferimenti per un periodo di tempo.
- La facilitazione. Per diverse categorie di persone l’impatto dal vivo con uno psicologo potrebbe essere troppo imbarazzante o complicato. Pensiamo ai nativi digitali, abituati a comunicare attraverso chat e social, o a chi soffre di disturbi d’ansia importanti. Il primo approccio a distanza potrebbe in questi casi promuovere l’accesso a una prestazione psicologica.
Detto questo, quali potrebbero essere i "contro"?
- Vengono a mancare alcuni criteri fondanti il setting: lo spazio, il tempo, la prossimità e il contatto.
- Lo psicologo ha un minor accesso alle informazioni sull’altro. Rispetto alla comunicazione non verbale e all’aspetto della persona, rispetto all’utilizzo dello spazio o ai movimenti di mani e piedi.
Per orientare una lettura critica dei pro e dei contro vorremmo sottolineare come non esistano fattori positivi o negativi a prescindere dal contesto di relazione. Ad esempio, non necessariamente l’assenza di informazioni sull’altro deve essere considerata un ostacolo. Così come l’utilizzo di un servizio online da parte di una persona ansiosa potrebbe rinforzarne lo stato di agitazione, piuttosto che favorire uno sviluppo.
La rilevanza attuale della questione sta sicuramente ampliando la possibilità di effettuare ricerca in questo campo. Tuttavia, partendo dalla premessa che l’alleanza terapeutica sia il fattore principale di cambiamento, ogni criterio sopra riportato dovrebbe essere letto pensando all’impatto che potrebbe avere sulla qualità della specifica relazione. Ogni relazione dovrebbe necessariamente tradursi in un caso-studio.
Un dato di fatto è che stanno aumentando le proposte, in Italia e nel Mondo, di interventi psicologici online. Cresce il numero di professionisti disponibili e il numero di portali dedicati. Un dato di fatto è che sta aumentando la domanda. Sempre più persone ricercano il benessere attraverso il web, a prescindere da problematiche legate alla salute.
La discussione sulla digitalizzazione dell’intervento psicologico si sta sviluppando sul piano istituzionale, ma crediamo profondamente che in primis riguardi l’esperienza e la sensibilità di ognuno di noi.
Fonti:
https://www.psy.it/psicologionline-la-professione-psicologica-a-disposizione-dei-cittadini.html
Bozzaotra A. et al (2017), Digitalizzazione della professione e dell’intervento mediato dal web, Commissione Atti Tipici, Osservatorio e Tutela della Professione, Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Roma