Qual è l'ultimo libro che hai letto?
Ci sono diversi studi che suggeriscono quanto sia importante la lettura.
Leggere aumenta la concentrazione, la memoria, la fantasia, l’empatia e tante altre capacità cognitive. Tuttavia, generalmente tendiamo a relegare i nostri romanzi e i nostri libri alla sfera privata. Ci piace leggere come hobby, come passatempo, come strumento di crescita personale.
I mutamenti sociali e lavorativi ci invitano però a una riflessione ulteriore: le skills che derivano dall’esperienza della lettura sono spendibili professionalmente, sono utili, sono condivisibili in contesti manageriali.
Gli psicologi, in particolare, sono continuamente in rapporto alla diversità, a storie di ogni genere. La lettura offre una palestra di allenamento, uno strumento per confrontarsi e interagire con l’altro. Ribadiamo quanto sia variegato l’orizzonte professionale della psicologia, enfatizzando come i romanzi e i libri in generale possano diventare veri e propri attrezzi del mestiere.
Quello che stiamo dicendo non sarà una novità per tutti coloro che, lavorando nell’ambito dell’età evolutiva, utilizzano fiabe, cartoni animati, storie popolari per relazionarsi con i loro piccoli pazienti.
Allargando però il focus, è ormai necessario prendersi cura in modo pragmatico delle cosiddette competenze sociali e relazionali, per evitare di esibire curricula contenenti cliché o slogan privi di sostanza (buona capacità comunicativa, buon livello di empatia eccetera).
Peraltro, come psicologi ciò che ci qualifica maggiormente è il nostro grado di esperienza relazionale, non tanto i titoli che possediamo: la potenza emotiva e cognitiva di un buon libro a volte supera il nutrimento che si può ricevere da un ennesimo corso qualunque.
Non ci stupiremmo dunque se, al prossimo colloquio di lavoro, come prima domanda vi chiedessero: “Qual è l’ultimo libro che ha letto?”.
Fonti
https://www.ilsole24ore.com/art/le-competenze-sociali-ormai-sono-fondamentali-fare-carriera-AC0DE46