Lo psicologo e il web: criteri utili all'intervento via internet

L’intervento psicologico è online. Parallelamente al consueto utilizzo informativo e promozionale della rete da parte degli psicologi, sono nati nel tempo oltre 5000 siti web che offrono in qualche modo un servizio di tipo “psi”, il 10% dei quali riconducibili a vere e proprie prestazioni professionali, effettuate via mail, via chat o via Skype.

Come spesso succede, la rapida espansione di queste esperienze non è stata supportata da un riferimento normativo o teorico organizzato e condivisibile. Assistiamo, infatti, a una frammentazione delle proposte e delle modalità di lavoro, a cui conseguono marcate differenze territoriali, in ambito nazionale e internazionale.

Compito della psicologia è certamente quello di promuovere una competenza trasversale, che possa sostenere e plasmare la prassi, per garantirne credibilità, coerenza teorica e sostegno empirico dell’efficacia. A questo proposito, la Commissione Atti Tipici, Osservatorio e Tutela della Professione, istituita nel 2014 dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP), ha esplorato come prima tematica del proprio mandato proprio la “Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web” (2017).

La Commissione, all’interno di un lungo ed elaborato documento, ha delineato le seguenti azioni strategiche, da intendere come suggerimenti utili per la tutela di professionisti e utenti di questo tipo di servizi, entrambi soggetti di popolazioni in crescita:

  • Gestione e regolamentazione dei canali di accesso ai servizi online
  • Certificazione digitale dell’abilitazione alla professione per gli psicologi
  • Regolamentazione di App e prestazioni online
  • Istituzione di un Osservatorio permanente sul fenomeno
  • Comunicazione capillare ed efficace di queste disposizioni alla popolazione

Nello stesso lavoro vengono proposte anche delle nuove Linee Guida, frutto di un’analisi comparata dei codici etici rilasciati da organizzazioni dei principali paesi nel mondo. Studiando queste Linee Guida abbiamo cercato di evidenziare gli aspetti centrali dei 15 punti in cui si articolano:

  • Necessità di aggiornamento e formazione per gli psicologi sulle nuove frontiere della tecnologia, in particolare nell’ambito dell’intervento psicologico
  • Rispetto del Codice Deontologico della professione quando si effettuano prestazioni online; in materia di riservatezza, consenso e liceità degli interventi
  • Necessità di proporre un centro clinico fisicamente reale, per la gestione di emergenze e crisi

Resta aperto il dibattito sui pro e i contro dell’erogazione online di consulenze o altre attività psicologiche. Più avanti torneremo sull’argomento.

 

di Michele Lollobrigida


Fonti:

Bozzaotra A. et al (2017), Digitalizzazione della professione e dell’intervento mediato dal web, Commissione Atti Tipici, Osservatorio e Tutela della Professione, Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, Roma

Animaonline.org

https://psy.it/linee-guida

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